I piccoli roditori da tenere in casa
Rappresentano l’alternativa domestica a cani e gatti. Sono i roditori, piccoli animali da compagnia, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Dopo aver visto carattere e dimensioni del furetto e del cane da prateria, in questo articolo abbiamo raccolto le informazioni più importanti per conoscere le abitudini di altri roditori più diffusi nelle nostre case.
Roditori in casa: quale scegliere
Il porcellino d’India, un erbivoro alla ricerca di coccole
Routine e inclinazione allo stress sono le peculiarità della cavia domestica (nome scientifico: Cavia porcellus Pallas). Originario dell’America meridionale ma attualmente diffuso in tutto il globo, il peso medio del roditore maschio è di 900-1000 g, mentre quello della femmina è di 700-900 g. In media, la durata della vita di una cavia è di 3-4 anni, anche se in alcuni casi può giungere a sfiorare una decade.
1.1. Il carattere del porcellino d’India
Questo roditore ama l’abitudinarietà che lo tranquillizza e fa sentire a proprio agio. Viceversa, le novità e i cambiamenti repentini vengono accolti come fonti di stress che spesso giungono a minare la sua stabilità psico-fisica.
La prima tensione a cui è sottoposta la cavia avviene nel momento in cui cambia il suo ambiente, dal negozio alla gabbia domestica.
Questo passaggio si traduce in un:
- cambiamento del territorio;
- distacco dai suoi compagni di gabbia;
- cambio di alimentazione.
Per delimitare l’impatto psicologico di questo spostamento, occorre che la sua nuova casa sia già pronta al suo arrivo. Per i giorni successivi, lasciate che esplori liberamente la nuova gabbia, non modificate il suo regime alimentare e permettetegli di abituarsi all’odore delle vostre mani.
Inizialmente, il porcellino d’India potrà sembrare timido e in costante stato di allarme. In questa fase di cambiamento, per favorire l’adattamento, rivolgetevi a lui con tono deciso ma dolce e fategli molte coccole. Se dovesse sfuggire quando cercate di prenderlo tra le mani, non proseguite in questo intento e tranquillizzatelo con delle carezze fatte direttamente all’interno della gabbia.
Seguendo questi semplici passaggi, ben presto si abituerà al vostro odore e si lascerà coccolare senza opporre resistenze; anzi, ricambierà con inaspettato affetto.
1.2 L’alimentazione della cavia
Il porcellino d’India è strettamente erbivoro e ha un apparato digerente sensibile alle variazioni alimentari. Quindi, onde evitare la comparsa di pericolosi disturbi intestinali, procedete con calma e gradualità nel sottoporgli la nuova dieta.
Un’alimentazione a base di fieno, erbe di campo, verdure, piccole quantità di frutta e pellet specifico per cavie sarà certamente apprezzata dal roditore. È importante integrare la vitamina C, che il loro organismo non è in grado di sintetizzare.
Il Cincillà, un roditore agile
Originario delle zone andine, il cincillà (nome scientifico: Chinchilla laniger) è particolarmente longevo, tant’è che ha una vita media di 15 anni. Il peso di un cincillà maschio si aggira intorno ai 400-500 g mentre l’esemplare femminile tende a essere più grande.
2.1 Il carattere del cincillà
Questo roditore è particolarmente docile e tende a spaventarsi molto facilmente. Quindi un approccio calmo e delicato è fortemente consigliato.
Le qualità che più spiccano nei cincillà sono l’agilità e una indefessa tendenza al rosicchiamento.
Per quel che riguarda la prima, basti pensare che riescono a compiere salti in grado di coprire anche 1,5 metri di distanza. Si rende quindi necessaria una gabbia amplia, spaziosa e sviluppate in verticalità.
Per quanto riguarda la seconda caratteristica, i cincillà tendono a rosicchiare qualunque cosa. Quindi si eviterà d’inserire oggetti di plastica nella gabbia che, per altro, dev’essere obbligatoriamente di metallo.
2.2 L’alimentazione del cincillà
Il nutrimento di questo roditore erbivoro richiede elevati livelli di fibra e bassi livelli di grassi: fieno e pellet specifico per cincillà rappresentano la base da somministrare quotidianamente. Verdure fresche e frutta possono provocare disturbi digestivi e quindi il loro apporto dev’essere ridotto quando non azzerato.
Come premio si possono concedere, seppur in modo limitato, pezzetti di frutta disidratata.
Il criceto, un roditore instancabile
Diffuso in molte zone del super-continente eurasiatico, questo roditore appartiene alla famiglia dei Cricetidi, di cui quello più noto è il criceto dorato (Mesocricetus auratus). Un esemplare maschio può arrivare, da adulto, a una lunghezza di 18 cm per 100-150 g mentre le femmine sono un po’ più grosse.
3.1. Il carattere del criceto
Socievole, docile e con una elevata predisposizione all’interazione con l’essere umano, il criceto è un eccellente animale domestico, tanto da essere una degna alternativa a un cane. Nonostante questi caratteri, questo roditore condivide, con il suo pari a quattro zampe, l’attitudine alla territorialità: questo significa che il criceto deve vivere da solo e non ama la compagna di suoi pari, coi quali può intraprendere dinamiche conflittuali.
Il criceto è un animale prettamente notturno e durante queste ore tende a svolgere la sua iper-attività. Nonostante ciò, tende a nutrirsi soprattutto di giorno.
3.2. L’alimentazione del criceto
Il criceto si nutre di semi, verdure e frutta, seppur in piccole quantità. A differenza della cavia e del cincillà, questo roditore apprezza, sporadicamente, ridotte quantità di proteine animali. Quindi, un piccolo pezzo di carne cotta o un uovo cotto, allieteranno la dieta del vostro amico.
Assolutamente da evitare sono i cibi zuccherati o ad alto contenuto di sale, ma anche pomodoro e melanzane, latte e latticini.